Come effettuare un trattamento antimuffa

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La formazione di muffa all’interno degli ambienti domestici rappresenta un problema da diversi punti di vista: da un lato, infatti, pregiudica la salubrità dell’aria (con possibili ripercussioni sulla salute degli inquilini) mentre, dall’altro, provoca un danno estetico alle superfici murarie. La muffa si manifesta sotto forma di macchie scure (generalmente di colore grigio scuro o nero), provocate dalla proliferazione di particolari microrganismi (funghi). Questi tendono a svilupparsi nelle zone che non vengono colpite dalla luce (né naturale né artificiale), come ad esempio gli spigoli e le intersezioni tra le pareti. Le condizioni che favoriscono la formazione delle muffe sono: la presenza di ponti termici, l’elevato tasso di umidità, la ventilazione insufficiente, la scarsa esposizione alla luce solare. Tutti questi fattori possono contribuire alla formazione di grandi quantità di condensa, che, depositandosi negli angoli provoca lo sviluppo della muffa.

Come rimuovere la muffa

Una volta formata, la muffa superficiale deve essere rimossa dalle pareti prima che la macchia diventi troppo estesa rovinando la tinteggiatura. Un trattamento antimuffa fai da te può essere eseguito facilmente, in quanto prevede pochi e semplici passaggi e non necessita di un intervento edilizio invasivo. Anzitutto, bisogna indossare un abbigliamento da lavoro adeguato, che include guanti, mascherina e occhiali a tenuta.

Il primo step del trattamento consiste nel rimuovere le formazioni più estese utilizzando una spugna pulita imbevuta di acqua; successivamente, è necessario trattare la zona interessata con un prodotto specifico (un antimuffa atossico e sterilizzante), più efficace della semplice candeggina che non riesce ad eliminare completamente le spore della muffa. Dopo aver lasciato il prodotto agire per almeno 15 o 20 minuti, bisogna rimuovere i residui con una spugna umida, per poi lasciar aerare i locali fin quando la parete non è completamente asciutta.

Come prevenire la formazione della muffa in casa

Una volta rimossa accuratamente la muffa dalle pareti è possibile intervenire con soluzioni che impediscano alla muffa di riformarsi: è il caso di prodotti idonei a resistere negli ambienti umidi, come l’idropittura traspirante per interni, in grado di far traspirare la parete e impedire l’accumulo dell’umidità generata dalla condensa. In aggiunta, è possibile contrastare l’umidità da risalita per mezzo di appositi prodotti ad effetto deumidificante, per il trattamento delle pareti umide o strutturalmente predisposte a problemi simili, come ad esempio le strutture in tufo o mattoni. Anche le opere a secco possono essere realizzate con  lastre  idonee per gli ambienti umidi.

I prodotti resistenti alla muffa di Saint-Gobain

Il catalogo multimarca di Saint-Gobain Italia include numerosi prodotti con i quali effettuare un adeguato trattamento antimuffa sui muri. Per evitare che il problema si ripresenti è consigliabile adoperare le idropitture per interni resistenti a muffe weberpaint protect o weberpaint thermo. La prima è una finitura traspirante idrorepellente, la seconda, invece, termoisolante e anticondensa .  Per il risanamento e l’isolamento termico di murature soggete ad umidità di risalita è consigliabile, invece, utilizzare webersan thermo evoluzione, un intonaco a base di calcio-cemento. Utilizzabile su murature di qualsiasi natura e spessore, interne ed esterne, mantiene la superficie asciutta prevenendo la formazione di condensa superficiale.

Per quanto riguarda le strutture a secco, la lastra Gyproc Hydro rappresenta una soluzione particolarmente adatta agli ambienti con elevati livelli di umidità, come bagni, cucine e lavanderie, nonché nelle zone climatiche interessate da tassi di umidità particolarmente elevati.